{"id":12051,"date":"2021-07-27T17:20:41","date_gmt":"2021-07-27T15:20:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.fluida.io\/?p=12051"},"modified":"2021-11-15T14:41:27","modified_gmt":"2021-11-15T13:41:27","slug":"normativa-smart-working-il-lavoro-va-svolto-in-sicurezza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.fluida.io\/blog\/normativa-smart-working-il-lavoro-va-svolto-in-sicurezza\/","title":{"rendered":"Normativa Smart working per lavorare in sicurezza: cos’\u00e8 e come funziona?"},"content":{"rendered":"\n

Anche se il lavoratore svolge la sua attivit\u00e0 in modalit\u00e0 agile al di fuori dei locali aziendali, il datore di lavoro \u00e8 tenuto ad assicurare il dipendente e ad adottare tutte le misure necessarie affinch\u00e9 non si verifichino infortuni.<\/em><\/p>\n\n\n\n

Quando il dipendente lavora in smart working, le tutele INAIL trovano applicazione? Il datore di lavoro \u00e8 tenuto ad assicurarlo per il lavoro svolto anche fuori dalla sede di lavoro?<\/p>\n\n\n\n

Per rispondere a queste domande \u00e8 opportuno partire dal testo normativo (L. 81\/2017) che disciplina lo smart working.<\/p>\n\n\n\n

Normative Smart Working: cosa dice la legge?<\/strong><\/h3>\n\n\n\n

In base al dettato normativo il datore di lavoro garantisce la salute e la sicurezza del lavoratore<\/strong> che svolge la prestazione in modalit\u00e0 di lavoro agile e a tal fine consegna al lavoratore e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, con cadenza almeno annuale, un\u2019informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalit\u00e0 di esecuzione del rapporto di lavoro.<\/p>\n\n\n\n

A sua volta il lavoratore \u00e8 tenuto a cooperare all\u2019attuazione delle misure di prevenzione<\/strong> predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all\u2019esecuzione della prestazione all\u2019esterno dei locali aziendali.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019adozione di misure volte a preservare il lavoratore agile dagli infortuni impatta inevitabilmente anche sul Documento di Valutazione dei Rischi <\/strong>(DVR) che sar\u00e0 quindi necessario adeguare al fine di tener conto delle attivit\u00e0 prestate fuori dai locali aziendali in modalit\u00e0 smart working<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

Come lavorare in smart working<\/strong> in sicurezza: il manuale e le istruzioni operative<\/strong><\/h3>\n\n\n\n

Sulla questione \u00e8 intervenuto anche l\u2019INAIL con la circolare 2\/11\/2017 n. 48 con la quale ha ricordato che il datore di lavoro deve fornire al lavoratore un\u2019adeguata informativa circa il corretto utilizzo delle attrezzature\/apparecchiature eventualmente messe a disposizione nello svolgimento della prestazione in modalit\u00e0 di lavoro agile, assicurandosi che detti strumenti siano conformi al D.Lgs. 81\/2008 (Titolo III) nonch\u00e9 alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, facendosi carico di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza con un\u2019adeguata manutenzione.<\/p>\n\n\n\n

Infatti lo svolgimento del lavoro in smart working non fa venir meno il possesso dei requisiti oggettivi<\/strong> (lavorazioni rischiose) e soggettivi<\/strong> (caratteristiche delle persone assicurate) previsti ai fini della ricorrenza dell\u2019obbligo assicurativo, rispettivamente, dagli articoli 1 e 4, n. 1) del DPR 1124\/1965.<\/p>\n\n\n\n

Ne consegue che l\u2019analisi del rischio della lavorazione eseguita in modalit\u00e0 di lavoro agile non differisce da quella normalmente compiuta in ambito aziendale, ai fini della riconduzione al corretto riferimento classificativo da adottare.<\/p>\n\n\n\n

Quindi la classificazione tariffaria della prestazione lavorativa <\/strong>ai fini INAIL segue quella cui viene ricondotta la medesima lavorazione svolta in azienda.<\/p>\n\n\n\n

Si pensi ad un impiegato che svolge la sua attivit\u00e0 utilizzando un comune PC. Il rischio (ad esempio rischio elettrico) non muta ne viene meno se l\u2019utilizzo non avviene pi\u00f9 presso i locali aziendali, ma presso l\u2019abitazione del dipendente o altro luogo concordato con il datore di lavoro.<\/p>\n\n\n\n

Infatti, nella maggior parte dei casi, sia per le attivit\u00e0 svolte in azienda, sia per quelle svolte al di fuori di tale ambito, gli strumenti tecnologici <\/strong>sono quasi sempre forniti dal datore di lavoro, a cui spetta anche l\u2019obbligo di garantirne il buon funzionamento e, quindi, a parit\u00e0 di rischio deve necessariamente corrispondere un\u2019identica classificazione ai fini tariffari, in attuazione del principio alla stregua del quale il trattamento normativo e retributivo dei lavoratori \u201cagili\u201d rispetto ai loro colleghi operanti in azienda deve essere il medesimo, ivi compresa l\u2019adozione delle norme di sicurezza sul lavoro.<\/p>\n\n\n\n

Per quanto riguarda la retribuzione imponibile<\/strong> su cui calcolare il premio assicurativo che, per gli addetti al lavoro agile, continua a essere individuata nella retribuzione effettiva per la generalit\u00e0 dei lavoratori, l\u2019INAIL precisa che \u00e8 costituita dall\u2019ammontare del reddito di lavoro dipendente di cui al combinato disposto dell\u2019art. 51 del DPR 917\/1986 e dell\u2019art. 29 del DPR 1124\/1965, che deve essere uguagliato agli importi giornalieri non inferiori a quelli stabiliti dalla legge, in tutti i casi in cui risulti a essi inferiore.<\/p>\n\n\n\n

In sostanza, i lavoratori \u201cagili\u201d devono essere assicurati all’Inail se, per lo svolgimento della loro attivit\u00e0, sono esposti alle fonti di rischio previste dall\u2019art. 1 del DPR 1124\/1965, fra le quali rientra anche il citato rischio elettrico connesso con l\u2019uso di macchine di ufficio (quali per esempio, mezzi telematici, computer, videoterminali).<\/p>\n\n\n\n

Gli infortuni in smart working sono tutelati<\/strong><\/h3>\n\n\n\n

Secondo l\u2019INAIL, gli infortuni occorsi in smart working<\/strong> mentre il lavoratore presta la propria attivit\u00e0 lavorativa all\u2019esterno dei locali aziendali e nel luogo prescelto dal dipendente stesso sono tutelati se causati da un rischio connesso con la prestazione lavorativa<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Inoltre, il lavoratore \u201cagile\u201d \u00e8 tutelato non solo per gli infortuni collegati al rischio proprio della sua attivit\u00e0 lavorativa, ma anche per quelli connessi alle attivit\u00e0 accessorie purch\u00e9 strumentali allo svolgimento delle mansioni proprie del suo profilo professionale.<\/p>\n\n\n\n

Per comprendere meglio si pensi al lavoratore che utilizza il proprio PC nel soggiorno della propria abitazione e debba stampare un documento per motivi di lavoro con la stampante che si trova sul lato opposto del locale. Se nel tragitto dal PC alla stampante dovesse inciampare e cadere, l\u2019infortunio ricadrebbe tra quelli tutelati, poich\u00e9 l\u2019attivit\u00e0 (stampa del documento) \u00e8 accessoria a quella principale effettuata con il PC. Diverso \u00e8 il caso in cui il lavoratore decida di prendersi una pausa dall\u2019attivit\u00e0 lavorativa ed esca per prendere un caff\u00e8 nel bar sotto casa. In questa seconda ipotesi, se dovesse scivolare sul marciapiede, l\u2019eventuale infortunio non potrebbe essere ricollegato alla prestazione lavorativa.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 per questo motivo che risulta importante individuare i rischi lavorativi<\/strong> ai quali il lavoratore \u00e8 esposto e i riferimenti spazio-temporali ai fini del riconoscimento delle prestazioni infortunistiche.<\/p>\n\n\n\n

La mancanza di queste indicazioni comporta che, ai fini dell\u2019indennizzabilit\u00e0 dell\u2019evento infortunistico saranno necessari specifici accertamenti finalizzati a verificare la sussistenza dei presupposti sostanziali della tutela e, in particolare, a verificare se l\u2019attivit\u00e0 svolta dal lavoratore al momento dell\u2019evento infortunistico sia comunque in stretto collegamento con quella lavorativa, in quanto necessitata e funzionale alla stessa, sebbene svolta all\u2019esterno dei locali aziendali.<\/p>\n\n\n\n

I datori di lavoro non hanno alcun obbligo di denuncia ai fini assicurativi se il personale dipendente, gi\u00e0 assicurato per le specifiche attivit\u00e0 lavorative in ambito aziendale, \u00e8 adibito alle medesime mansioni in modalit\u00e0 agile che non determinano una variazione del rischio.<\/p>\n\n\n\n

In caso contrario, se i datori di lavoro non hanno un rapporto assicurativo con l\u2019Istituto assicurativo, devono produrre apposita denuncia di esercizio<\/strong>, tramite i servizi on line disponibili sul portale dell\u2019INAIL, per assicurare i lavoratori<\/strong> dipendenti ivi compresi quelli svolgenti le attivit\u00e0 in modalit\u00e0 agile.<\/p>\n\n\n\n

La rilevazione delle presenze<\/a> per il lavoratore in smart working pu\u00f2 avvenire con l\u2019apposita funzionalit\u00e0 di Fluida. In particolare nelle giornate di lavoro da remoto, il collaboratore potr\u00e0 confermare la sua presenza tramite smartphone. Questa presenza verr\u00e0 salvata come presenza da remoto e, se si desidera, pu\u00f2 essere accettata solo da aree prestabilite.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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