{"id":11945,"date":"2021-06-11T17:22:13","date_gmt":"2021-06-11T15:22:13","guid":{"rendered":"https:\/\/www.fluida.io\/?p=11945"},"modified":"2021-06-11T17:22:15","modified_gmt":"2021-06-11T15:22:15","slug":"ritardo-al-lavoro-conseguenze-e-sanzioni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.fluida.io\/blog\/ritardo-al-lavoro-conseguenze-e-sanzioni\/","title":{"rendered":"Arrivare in ritardo al lavoro: giustificazioni, scuse e contestazioni"},"content":{"rendered":"\n
Il rispetto dell\u2019orario di entrata al lavoro \u00e8 di fondamentale importanza ai fini della corretta esecuzione del lavoro dipendente. L\u2019eventuale ritardo, soprattutto se non giustificato o se ripetuto per pi\u00f9 giorni, pu\u00f2 portare a sanzioni a carico del lavoratore ritardatario. Ecco il nuovo articolo del <\/em>blog Fluida<\/em><\/a>.<\/em><\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Generalmente il regolamento aziendale o la lettera di assunzione includono l\u2019orario di lavoro e le modalit\u00e0 in cui \u00e8 distribuito nell\u2019arco della giornata. L\u2019orario di ingresso in azienda<\/strong> \u00e8 infatti stabilito dal datore di lavoro in linea con le esigenze organizzative dell\u2019attivit\u00e0 produttiva. Pu\u00f2 trattarsi sia di un orario rigido che di un orario flessibile, in quest\u2019ultimo caso il lavoratore dispone di un margine di libert\u00e0 pi\u00f9 ampio.<\/p>\n\n\n\n Se il lavoratore rispetto all\u2019orario stabilito risulta inadempiente rispetto ai propri doveri. Le conseguenze di questa inadempienza possono essere di gravit\u00e0 diversa in base all\u2019entit\u00e0 e alla frequenza del ritardo.<\/p>\n\n\n\n Un primo aspetto da considerare riguarda la giustificazione del ritardo<\/strong>, ovviamente partendo dal presupposto che sia involontario. Il lavoratore, non appena si rende conto di non riuscire ad arrivare puntuale al lavoro, \u00e8 tenuto ad avvertire il capo o il datore di lavoro, in modo tale che possano organizzarsi per consentire che l\u2019attivit\u00e0 lavorativa continui senza interruzione.<\/p>\n\n\n\n Le giustificazioni che il lavoratore pu\u00f2 avanzare possono essere diverse, da un problema di salute imprevisto e passeggero (come una forte emicrania al risveglio), a disagi legati al traffico o ai mezzi pubblici (il ritardo del treno, della metropolitana o la tangenziale bloccata).<\/p>\n\n\n\n Queste giustificazioni devono essere provate: il fatto che siano provate, comunque, pu\u00f2 non essere sufficiente a sollevare il lavoratore da responsabilit\u00e0 se i ritardi si ripetono di frequente.<\/p>\n\n\n\n Cosa succede se il ritardo non \u00e8 giustificato?<\/strong> In questo caso il datore pu\u00f2 sanzionarlo cos\u00ec come nel caso in cui il lavoratore sia recidivo.<\/p>\n\n\n\n In primo luogo il datore deve tenere conto della gravit\u00e0 del comportamento del lavoratore, valutando tutte le circostanze del caso. Ad esempio, deve considerare l\u2019entit\u00e0 del ritardo e il fatto che il lavoratore si sia o meno attivato prontamente per avvisare e rimediare alle conseguenze del ritardo.<\/p>\n\n\n\n Deve poi considerare se il lavoratore \u00e8 recidivo, o se invece il ritardo rappresenta un\u2019eccezione alla puntualit\u00e0 che di solito contraddistingue l\u2019operato del dipendente. Non da ultimo, deve verificare le disposizioni del contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro, per riscontrare se sono previste specifiche procedure o sanzioni per il ritardo.<\/p>\n\n\n\n Se non intende avviare una contestazione formale, il datore pu\u00f2 ad esempio richiedere al lavoratore di ritardare l\u2019uscita<\/strong> dal lavoro per recuperare il tempo perso in ingresso. Oppure, se il lavoratore non copre il ritardo con un giustificativo, come ad esempio il permesso retribuito, pu\u00f2 farlo lo stesso datore, sottraendolo dai permessi spettanti. Inoltre, il datore pu\u00f2 decidere di non retribuire il tempo perso a causa del ritardo e non giustificato con permessi, trattandolo come assenza ingiustificata.<\/p>\n\n\n\n Se il datore di lavoro invece vuole avviare una procedura disciplinare<\/strong>, deve prima verificare che il codice disciplinare preveda il ritardo come violazione sanzionabile, oppure che ci\u00f2 sia previsto direttamente dal contratto collettivo di lavoro. Prima di adottare qualsiasi provvedimento disciplinare, il datore deve preventivamente contestare il ritardo al lavoratore. La contestazione, se la sanzione \u00e8 pi\u00f9 grave del rimprovero verbale, deve avvenire in forma scritta. Il lavoratore ha poi diritto ad essere sentito a sua difesa. Sia che il lavoratore chieda di difendersi e di essere sentito sia che non lo faccia e resti inerte, i provvedimenti disciplinari pi\u00f9 gravi del rimprovero verbale non possono essere applicati prima che siano trascorsi 5 giorni dalla contestazione per iscritto dei fatti contestati.<\/p>\n\n\n\n La procedura disciplinare con cui si contesta il ritardo pu\u00f2 avere esiti diversi. Potrebbe infatti accadere che il lavoratore dimostri che il ritardo non sia a lui imputabile e quindi che la procedura si concluda senza alcun provvedimento. In caso contrario, il datore potr\u00e0 sanzionare il dipendente, tenendo comunque presente che la sanzione deve essere sempre proporzionata alla gravit\u00e0 dell\u2019illecito. La casistica disciplinare \u00e8 stabilita dai singoli contratti collettivi che, in generale, prevedono il rimprovero verbale<\/strong> (o il richiamo o l\u2019ammonizione) o scritto<\/strong>, la multa, la sospensione dal lavoro e\/o dalla retribuzione, il licenziamento.<\/p>\n\n\n\n Quanto alla multa<\/strong>, si sottolinea che la stessa non pu\u00f2 essere disposta per una somma superiore a 4 ore di retribuzione base. Occorre fare riferimento alle disposizioni del CCNL per identificare quali elementi retributivi devono essere considerati ai fini del calcolo. In assenza di indicazioni, si utilizza la retribuzione oraria calcolata applicando il divisore contrattuale.<\/p>\n\n\n\n La sospensione dal servizio e dalla retribuzione<\/strong> non pu\u00f2 eccedere i 10 giorni. Anche in tal caso occorre fare riferimento ad eventuali disposizioni del CCNL. Il datore di lavoro, oltre alla retribuzione diretta potr\u00e0 legittimamente trattenere anche le quote relative alle mensilit\u00e0 supplementari che sarebbero maturate nei giorni di sospensione dalla retribuzione.<\/p>\n\n\n\n Da ultimo, il licenziamento<\/strong> costituisce la sanzione pi\u00f9 grave in quanto comporta la cessazione del rapporto di lavoro. Si tratta di ipotesi in cui il comportamento del lavoratore fa venire meno il rapporto di fiducia con il datore e la possibilit\u00e0 di proseguire il contratto di lavoro.<\/p>\n\n\n\n Come abbiamo visto dalle indicazioni precedenti, la corretta individuazione dell\u2019orario di ingresso del lavoratore \u00e8 di fondamentale importanza. Infatti, nel caso di gravi o ripetuti ritardi potrebbe rendersi necessario avviare una procedura disciplinare. In tal caso, il datore dovr\u00e0 essere in grado di provare i ritardi, mentre il lavoratore potr\u00e0 fornire prova di eventuali giustificazioni.<\/p>\n\n\n\n Per questi motivi la rilevazione delle presenze deve avvenire con la massima precisione, completezza e trasparenza.<\/p>\n\n\n\n Ogni aspetto relativo alla gestione del personale in sede o fuorisede e alla rilevazione di assenze e presenze<\/a>, pu\u00f2 avvenire utilizzando l\u2019applicativo di Fluida<\/strong> \u201cGestione presenze\u201d. I dati raccolti da Fluida sono consultabili dall\u2019app, esportabili su Excel, in formato Zucchetti Paghe Web e accessibili tramite API per l\u2019integrazione con altri software aziendali. Prova Fluida gratuitamente<\/a>.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il rispetto dell\u2019orario di entrata al lavoro \u00e8 di fondamentale importanza ai fini della corretta […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":11956,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[31],"tags":[99],"class_list":["post-11945","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-gestione-presenze","tag-segnalazione-ritardi-lavoro"],"yoast_head":"\nArrivare in ritardo al lavoro e le giustificazioni ammissibili<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Ritardo al lavoro: conseguenze e contestazioni<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
La contestazione non formale del ritardo<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
La contestazione formale del ritardo<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
Le conseguenze per il lavoratore: sanzioni e richiami<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Rilevare le presenze e assenze con precisione e trasparenza<\/strong><\/h3>\n\n\n\n