smart working<\/a> comporta anche questo: un team di lavoro che, dovendo gestire autonomamente il proprio tempo, finisce per comunicare a qualsiasi ora del giorno\u2026o della notte.<\/p>\nPi\u00f9 volte \u00e8 stato dimostrato come bilanciare vita lavorativa e privata sia fondamentale, tuttavia, molte persone fanno ancora fatica a trovare un equilibrio tra i due.\u00a0Questo malessere potrebbe dipendere dal fatto che i dipendenti non riescono a \u201cstaccarsi\u201d completamente dall\u2019ambito lavorativo a fine giornata.<\/p>\n
Il \u201cdiritto alla disconnessione<\/strong>\u201d \u00e8 quindi un aspetto che le aziende dovrebbero monitorare per avere un team pi\u00f9 lucido e produttivo.\u00a0Sono tanti (troppi?) ormai i canali di messaggistica (Chat, email,..) attraverso i quali un lavoratore rimane connesso ai suoi compiti, riducendo le fasi di recupero di energie mentali e fisiche.<\/p>\nEcco quindi una serie di consigli che potrebbero aiutarvi a ritrovare equilibrio e produttivit\u00e0:<\/strong><\/p>\n<\/span>Rispettare il tempo libero delle persone<\/span><\/h2>\nSe un dipendente \u00e8 in ferie, \u00e8 importante che il suo tempo venga rispettato. Si consiglia di evitare di sommergere la sua casella di posta elettronica, o ancora peggio i canali di messaggistica (es. Whatsapp, Telegram).<\/p>\n
Anche se la persona stessa richiedesse di essere aggiornata, riducete al minimo le interazioni. Un\u2019idea potrebbe essere inviare un unico update, contenente il riepilogo delle informazioni necessarie.<\/p>\n
Il tempo libero \u00e8 sacro per ognuno di noi e la sfera lavorativa non dovrebbe invaderlo.<\/strong><\/p>\n<\/span>Il manager deve dare il buon esempio<\/span><\/h2>\nMolti dipendenti si sentono obbligati a rispondere anche dopo il consueto orario di lavoro. Per evitare questa eventualit\u00e0, \u00e8 essenziale che\u00a0i manager diano per primi il buon esempio<\/strong>, non utilizzando servizi come Whatsapp per le comunicazioni aziendali e non inviando messaggi durante le ore serali.<\/p>\nIn questo caso, una buona leadership contribuisce positivamente, in quanto, i dipendenti non smetteranno di rispondere se non riscontreranno lo stesso comportamento nei loro colleghi.<\/p>\n
<\/span>Usare la tecnologia per stabilire delle regole<\/span><\/h2>\nImpostare delle fasce orarie in cui disattivare la sincronizzazione delle email e le notifiche oltre ad attivare la modalit\u00e0\u00a0out of office<\/i>\u00a0nei giorni in cui si \u00e8 assenti sono alcuni metodi efficaci per gestire il problema.<\/p>\n
Le ultime versioni dei software consentono, inoltre, di declinare automaticamente gli inviti ai meeting quando non siamo operativi.\u00a0Visto i recenti sviluppi a riguardo in materia legislativa (es. Francia) probabilmente i software introdurranno nuove funzionalit\u00e0 che permettano di limitare i messaggi in arrivo al di fuori degli orari di lavoro.<\/p>\n
Ma ci\u00f2 che \u00e8 pi\u00f9 importante \u00e8 distinguere i canali della vita privata da quelli lavorativi in modo da poter filtrare e gestire separatamente i 2 ambiti.<\/strong><\/p>\n<\/span>Gestire lo\u00a0stream<\/em><\/span><\/h2>\nSimon Sinek, autore inglese ed esperto di leadership, in molti dei suoi interventi suggerisce di estrarre il meno possibile il telefono dalla tasca.<\/p>\n
Utilizzare lo smartphone mentre si sta parlando con qualcuno, manda un messaggio negativo alle persone intorno a noi. Il \u201cdisengagement\u201d diventa quindi un aspetto tanto importante quanto l\u2019engagement.<\/p>\n
I grandi player della comunicazione Apple e Google stanno introducendo sistemi per monitorare il tempo e le interazioni su smartphone e tablet.<\/p>\n
<\/span>Concentrazione e creativit\u00e0<\/span><\/h2>\nSono proprio i momenti in cui il nostro cervello non \u00e8 costantemente concentrato su molteplici task e input visivi, quelli in cui riusciamo a vagare con la mente, migliorandone le capacit\u00e0 di problem solving.<\/p>\n
Pertanto, la prossima volta che partecipate a un meeting (ricreativo o professionale), cercate di non utilizzare il cellulare, in favore di una conversazione con un vostro collega.<\/p>\n
<\/span>Disconnessione: un diritto e una necessit\u00e0<\/span><\/h2>\nRiuscire a disconnettersi rappresenta quindi una sana necessit\u00e0<\/strong>, oltre che un diritto. Continuare a inviare e ricevere messaggi anche fuori dall\u2019orario di lavoro, infatti, provoca uno stress cronico che si ripercuote sui tassi di assenteismo e di turnover, finendo inevitabilmente per peggiorare le performance aziendali.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Quante volte \u00e8 capitato? Sono le 20 di un tranquillo venerd\u00ec sera e sullo schermo […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":11414,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1],"tags":[],"class_list":["post-1114","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-rendicontazione-attivita"],"yoast_head":"\n
Diritto alla disconnessione: le mail arrivano in vacanza | Fluida<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n