Legge di bilancio 2022 e congedo di paternità: facciamo chiarezza

Il congedo paternale è un diritto fondamentale per i neopapà, gli adottivi o affidatari. 

In questo articolo sarà illustrato il congedo di paternità, la legge di bilancio 2022, e il Family Act. 

Congedo paternità: significato e utilità 

Il congedo è un periodo di astensione dal lavoro che dura solitamente intorno ai cinque mesi per le donne, e ricopre gli ultimi due mesi della gravidanza, e i tre successivi al parto. Tale periodo può  subire variazioni o prolungamenti rispettando le necessità della madre. 

Per i papà, invece, la Legge numero 92/2012 aveva stabilito dieci giorni di congedo obbligatori a partire dalla nascita del figlio, o dalla data di arrivo del minore adottato o ricevuto in affido; ed un giorno di congedo facoltativo. Con la legge di bilancio 2022, tale misura è stata resa strutturale, non più sperimentale. 

Ciò significa che i papà hanno pieno diritto a beneficiare di giorni di astensione dal lavoro, per contribuire, con la loro presenza, all’organizzazione del nuovo nucleo familiare. 

Tale misura è pensata proprio per coinvolgere gli uomini nelle responsabilità genitoriali, e per aumentare il benessere dell’intera famiglia. Vediamo, quindi, com’è strutturato il congedo.

Come funziona il congedo paternità?

La legge di bilancio 2022 ha stabilito che i giorni di astensione dal lavoro obbligatori, e quello facoltativo, devono essere usufruiti entro i primi 5 mesi di vita del nascituro, o del neo arrivato. Questi giorni, possono essere sia consecutivi che non consecutivi, a seconda delle esigenze. 

In aggiunta, vi è il congedo di paternità sostitutivo,  che entra in vigore nei particolari casi in cui la madre non benefici del proprio congedo durante la gravidanza, e le sei o otto settimane successive al parto. Se si verificano situazioni come: morte, infermità della madre, abbandono o mancato riconoscimento del neonato da parte della stessa, l’astensione del lavoro spetta completamente al padre. 

Per  quanto riguarda la retribuzione, la legge ha stabilito che durante  il periodo di congedo paternale, il lavoratore dipendente riceve un’indennità giornaliera pari al 100% della normale retribuzione. Questa copertura economica è necessaria per sostenere i bilanci familiari. 

Sebbene possa sembrare un’agevolazione ancora esigua, c’è da dire che rappresenta un passo in avanti per il nostro paese, che punta a mettere in pratica politiche lungimiranti che sostengano un maggior equilibrio tra vita privata e vita professionale. A tal proposito è in programma il “Family Act”, analizziamolo.

Family Act e Assegno Unico Universale: cosa sono

Tra le riforme per sostenere la ripresa demografica, il benessere familiare e il bilancio economico, è nato il disegno di legge Family Act, volto alla valorizzazione della famiglia, approvato dalla Camera nel novembre 2021, e dal Senato nell’aprile 2022. 

Alcune delle riforme previste stanno entrando in vigore, altre sono già legge, come l’Assegno Unico Universale. Si tratta di un sussidio economico che varia in base all’Isee, l’età dei figli, e casi particolari come disabilità. In generale parliamo di cifre intorno ai 50-175 euro al mese per ogni figlio minorenne, e i 25-85 euro per ogni figlio tra i 18 e i 21 anni d’età. 

Altre misure previste dal ddl, accomunate dagli stessi obiettivi, riguardano novità in tema smartworking per i lavoratori con figli.

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