Employer branding: l’arte di creare una forte reputazione aziendale per attrarre i migliori talenti
6 Settembre 2023
L’Employer Branding è diventato negli ultimi anni un aspetto sempre più rilevante per le aziende di qualunque settore e dimensione. Grazie alla crescente richiesta di talenti qualificati è iniziata la corsa delle aziende per distinguersi come datori di lavoro “attrattivi” per riuscire ad attirare e trattenere i migliori candidati.
Ma come fare per creare una reputazione aziendale chiara e distintiva? Scopriamolo insieme.
Perché investire nell’Employer Branding?
È ormai un dato di fatto, il modo in cui le aziende vengono percepite come datori di lavoro ha un impatto significativo sulla capacità di attirare e trattenere talenti. Parlando in termini di percentuali, da un sondaggio condotto da LinkedIn già nel 2019, si è riscontrato che ben il 75% dei professionisti intervistati riteneva l’immagine dell’azienda fondamentale nella scelta delle opportunità lavorative a cui candidarsi.
Un rapporto del 2021 di Glassdoor ha invece rivelato che il 77% dei dipendenti intervistati sarebbe disposto ad accettare un lavoro anche con un salario più basso se l’azienda gode di una reputazione positiva come datore di lavoro. Un dato molto importante che definisce chiaramente quali siano le priorità del dipendente sul posto di lavoro. Non a caso la reputazione dell’azienda come datore di lavoro può influenzare positivamente anche la fedeltà dei dipendenti.
Investire nella creazione di un’immagine di marca forte come datore di lavoro può offrire numerosi vantaggi alle aziende, tra cui:
- Aumento dell’interesse da parte dei nuovi talenti:
creando una reputazione aziendale positiva come datore di lavoro, le aziende possono diventare un faro nel mondo delle risorse umane e di conseguenza attrarre i migliori talenti del mercato.
- Ottenere la fiducia e la fedeltà dei dipendenti:
le aziende non hanno solo la necessità di attrarre nuovi talenti. Diventa fondamentale dopo l’assunzione creare i presupposti affinché i dipendenti si sentano pienamente appagati sul posto di lavoro. Un’immagine positiva come datore di lavoro può aumentare la soddisfazione dei dipendenti, la motivazione e la fedeltà all’azienda.
- Riduzione costi di reclutamento:
è di facile deduzione che le aziende con una buona reputazione come datore di lavoro riscontrino una sensibile riduzione dei costi di reclutamento, poiché hanno maggiori probabilità di ricevere candidature di alta qualità e di trattenere i dipendenti.
- Maggiore produttività dei dipendenti:
la soddisfazione dei dipendenti, come abbiamo già detto, è di fondamentale importanza per ogni azienda. Lavorare per costruire una buona immagine anche verso l’interno, aiuta non solo a rendere più appagante l’esperienza lavorativa del dipendente, ma anche a ridurre il ricambio e aumentare la produttività. Sembra superfluo dirlo, ma un dipendente felice lavora con più efficienza.
Come migliorare la reputazione dell’azienda
L’Employer Branding consiste nell’identificare alcuni fattori che definiscono l’azienda e ne determinano la personalità, un po’ come per le persone. Per creare un’immagine positiva come datore di lavoro è quindi importante definire la propria identità e riuscire a comunicarla in modo chiaro, coinvolgendo in primis i dipendenti. Ad esempio, oltre ad offrire un’esperienza positiva al candidato, è importante investire nella formazione e sviluppo dei dipendenti.
I punti fondamentali per creare un Employer Branding efficace sono:
Definire una chiara identità aziendale
Per poter creare una forte reputazione come datore di lavoro, le aziende devono necessariamente avere una chiara identità aziendale. Questo significa avere dei valori ben definiti come vision, mission e le norme sui comportamenti.
Comunicare la cultura aziendale
L’identità aziendale deve essere comunicata correttamente al mondo esterno, attraverso una strategia mirata e distintiva, in modo da attrarre potenziali candidati. Questo è un passaggio fondamentale poiché la reputazione creata dall’azienda è il miglior biglietto da visita per i nuovi talenti, quindi deve essere comunicata efficacemente attraverso siti web aziendali, social media, pubblicità e altre forme di marketing.
Offrire un’esperienza positiva
Le aziende devono prendersi cura dei candidati durante tutto il processo di selezione. Cercando sempre di essere trasparenti sui tempi di risposta, dare riscontri dettagliati e fornire un’esperienza generale positiva.
Investire nella formazione e nello sviluppo dei dipendenti
La formazione garantisce ai dipendenti un’opportunità di crescita professionale e di successo a lungo termine. Le aziende che investono nella formazione dimostrano di prendersi cura dei loro dipendenti, creando una cultura aziendale positiva e migliorando la reputazione.
Da questi quattro punti possiamo quindi trarre alcune informazioni importanti, ad esempio che i dipendenti sono spesso i migliori ambasciatori dell’immagine dell’azienda. Coinvolgerli nella creazione di un’immagine positiva come datore di lavoro è quindi una scelta importante per determinare una reputazione solida. I dipendenti possono partecipare a eventi di recruiting, come fiere del lavoro e conferenze di settore. In pratica, rendendoli partecipi della vita dell’azienda, possono diventare i migliori veicoli per diffondere la cultura aziendale.
Employer Branding e l’esperienza dei candidati in fase di recruiting
Il fattore fondamentale dell’Employer Branding è sicuramente l’esperienza del candidato durante il processo di reclutamento. Offrire un’esperienza positiva, trasparente e professionale ai talenti che si vorrebbe reclutare, può aiutare a creare un’immagine di marca positiva come datore di lavoro.
La prima impressione conta molto, quindi è importante che il processo di recruiting sia trasparente e ben organizzato. I candidati dovrebbero avere sempre un’idea chiara di ciò che ci si aspetta da loro e di come verrà gestito tutto il processo di selezione. L’azienda dovrebbe fornire informazioni complete e accurate sui requisiti del lavoro e sui benefit offerti.
Durante il processo di recruiting deve essere messa in risalto la cultura aziendale e dare largo spazio alle concrete opportunità di sviluppo professionale. Ciò può essere fatto attraverso la comunicazione con i candidati, non solo durante il processo di selezione, ma anche invitandoli a partecipare ad eventi aziendali in cui alcuni dipendenti potrebbero presentare le loro storie di successo.
Parlando in termini più generali invece l’azienda dovrebbe offrire un’esperienza di selezione positiva e accogliente. Il compito delle risorse umane sarà quindi quello di adoperarsi per fare in modo che i candidati vengano accolti in modo professionale e allo stesso tempo amichevole, e soprattutto senza discriminazioni.
Il riscontro è un altro aspetto fondamentale dell’esperienza di recruiting. Ogni azienda dovrebbe sempre fornire una risposta completa e accurata ai candidati, anche a quelli che non vengono selezionati per la mansione. Questa accortezza dimostra rispetto e considerazione per il tempo e l’impegno che i candidati hanno dedicato al processo di recruiting.
In sintesi, l’esperienza che un candidato vive durante il processo di recruiting può influire sulla reputazione dell’azienda. Un processo di recruiting ben strutturato, positivo e accogliente può migliorare l’Employer Branding e attrarre i migliori talenti del settore.
La formazione dei dipendenti aiuta a migliorare la reputazione dell’azienda
La migliore attrattiva per un talento che deve scegliere l’azienda in cui lavorare è la promessa che una volta assunto avrà l’opportunità di crescere e formarsi, acquisendo nuove competenze e di conseguenza crescere professionalmente.
Per l’azienda investire nella formazione e nello sviluppo dei dipendenti ha un duplice risultato, ovvero migliorare la reputazione dell’azienda come datore di lavoro e, fattore fondamentale, aumentare la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti.
Attuare programmi specifici di sviluppo e formazione per tutti i dipendenti, è diventata ormai una politica consolidata alla quale le aziende non possono più sottrarsi. Non solo perché il costante aggiornamento aumenta l’efficienza, ma anche perché in un momento in cui l’offerta è alta e le opportunità del mercato sono molteplici, le aziende che offrono più opportunità di crescita professionale saranno avvantaggiate nella ricerca del personale.
Non solo formazione, ma anche condivisione
La formazione ha sicuramente una rilevanza fondamentale nell’Employer Branding, ma per far sentire il dipendente veramente partecipe della vita aziendale, è importante condividere i risultati con i dipendenti, e con potenziali candidati.
Ciò significa fornire informazioni trasparenti su risultati finanziari, crescita aziendale, premi e riconoscimenti. Mostrare i successi ottenuti è il modo migliore per trasmettere un senso di orgoglio e appartenenza ai dipendenti.
Employer Branding, attenzione alle recensioni online
Uno dei problemi da affrontare per le aziende è quello della reputazione online. Sono ormai molteplici i canali dove è possibile lasciare una recensione dell’azienda, fra i più famosi troviamo Trustpilot, Capterra e Google My Business.
La reputazione online può influenzare significativamente la percezione dell’azienda come datore di lavoro, per questo è importante monitorare costantemente ogni recensione e rispondere prontamente, ringraziando per quelle positive e offrire sostegno e ascolto a chi invece lascia un commento negativo.
Come avrai potuto notare, i vantaggi dell’Employer Branding sono molti, e tutti in qualche modo conducono a creare un ambiente di lavoro positivo e inclusivo. Le aziende che si concentrano sull’Employer Branding tendono a mettere in primo piano i valori e la cultura aziendale, il che può aiutare a creare un ambiente di lavoro più armonioso e collaborativo, che promuove la diversità e l’inclusione sul luogo di lavoro, un aspetto sempre più importante per le aziende di oggi.
Infine, vale la pena sottolineare che l’Employer Branding non è una necessità solo per le grandi aziende, anche le piccole e medie imprese possono trarne vantaggio. Pur non avendo le risorse finanziarie e umane delle grandi aziende, le PMI possono comunque lavorare per creare un’immagine distintiva come datore di lavoro concentrandosi sui valori e la cultura aziendale, coinvolgendo i dipendenti e fornendo un’esperienza positiva.