In un contesto economico in cui l’attrazione e la gestione dei talenti sono diventati fattori determinanti per la crescita aziendale, ogni opportunità di ottimizzazione del costo del lavoro può fare la differenza. Il bonus assunzioni ZES si inserisce esattamente in questo quadro: si tratta di un’agevolazione contributiva rivolta alle imprese che operano nel Mezzogiorno e intendono investire in nuove assunzioni stabili.
Ma cosa prevede nel dettaglio questo incentivo? Quali sono i requisiti per ottenerlo e come può integrarsi nella strategia HR di un’organizzazione? In questo approfondimento ti guidiamo passo dopo passo alla scoperta della misura, con uno sguardo pratico e aggiornato alle sue implicazioni operative.
La nuova ZES unica: un’occasione per il Sud Italia (e per chi ci investe)
La Zona Economica Speciale, meglio conosciuta con l’acronimo ZES, non è una novità nel panorama delle politiche di sviluppo economico. Tuttavia, con il Decreto Sud (DL 124/2023), il legislatore ha introdotto una ZES unica per il Mezzogiorno, che prevede un esonero contributivo ai datori di lavoro per assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, per un massimo di dieci dipendenti. Una semplificazione importante, che punta a migliorare la governance degli incentivi e a creare un contesto favorevole agli investimenti in otto regioni italiane.
Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Molise, Sicilia, Sardegna e parte dell’Abruzzo rientrano ora in un’unica macro-area destinata a ricevere misure agevolative, tra cui appunto il bonus assunzioni. Per molte aziende, anche quelle già attive sul territorio, si tratta di un’opportunità concreta per rafforzare l’organico riducendo il peso contributivo.
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Che cos’è il bonus assunzioni ZES e a chi si rivolge
L’incentivo previsto fino alla fine del 2025 consiste in un esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un tetto massimo di 650 euro al mese per ogni lavoratore assunto. La durata del beneficio è pari a 12 mesi, a condizione che l’assunzione sia effettuata nel corso dell’anno.
Il bonus si applica esclusivamente a nuove assunzioni a tempo indeterminato o a trasformazioni di contratti a termine, purché effettuate in una delle regioni che fanno parte della ZES Unica. È quindi rivolto a datori di lavoro privati, con l’esclusione dei settori agricolo e domestico e delle pubbliche amministrazioni.
Non si tratta solo di una misura di sostegno: è un’opportunità concreta per le imprese che intendono stabilizzare il proprio personale, espandersi nel Sud Italia o ridurre il turnover senza rinunciare a competenze strategiche.
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Requisiti e condizioni: cosa bisogna sapere
Per accedere all’agevolazione, è fondamentale che sia l’azienda, sia il lavoratore soddisfino alcuni requisiti ben definiti. Non basta, infatti, operare in una delle regioni agevolate: l’incentivo è subordinato al rispetto di precisi criteri.
Il datore di lavoro deve avere una sede operativa attiva nella ZES e non deve aver effettuato, nei sei mesi precedenti l’assunzione, licenziamenti per giustificato motivo oggettivo riferiti a lavoratori con mansioni analoghe a quelle del nuovo assunto. Si tratta di una condizione importante, pensata per evitare comportamenti opportunistici e garantire l’effettiva creazione di nuova occupazione.
Dal lato del lavoratore, invece, viene richiesto che:
- sia in stato di disoccupazione
- non abbia avuto contratti a tempo indeterminato nei sei mesi precedenti
- risieda in una delle regioni della ZES al momento dell’assunzione.
L’assunzione deve inoltre rispettare la normativa vigente in materia di sicurezza e diritto del lavoro. L’INPS, tramite la circolare n. 57 del 22 marzo 2024, ha chiarito che l’agevolazione non si applica in caso di violazioni gravi di tali normative.
Come accedere al bonus ZES Unica: la procedura INPS
L’accesso al bonus prevede una procedura interamente telematica, da gestire attraverso il portale INPS. È una sequenza che richiede attenzione e tempismo, soprattutto perché l’agevolazione viene concessa in ordine cronologico di presentazione delle domande, fino a esaurimento dei fondi disponibili.
Il processo si articola in tre fasi:
- Richiesta preliminare: il datore di lavoro invia telematicamente la richiesta all’INPS, indicando l’intenzione di assumere una specifica persona con i dati essenziali;
- Conferma e assunzione: in caso di disponibilità delle risorse, l’INPS comunica l’accoglimento della prenotazione. A quel punto l’azienda ha 7 giorni di tempo per procedere all’assunzione effettiva;
- Gestione dell’incentivo: una volta assunto il lavoratore, il datore può iniziare a fruire dell’esonero contributivo attraverso le denunce mensili UniEmens.
Questa procedura è stata pensata per garantire trasparenza e tracciabilità, ma richiede anche una certa rapidità operativa. Avere una figura HR dedicata o un consulente del lavoro aggiornato è spesso fondamentale per non perdere i tempi tecnici.
Un’opportunità anche strategica per il mondo HR
Oltre all’impatto economico diretto — che può essere significativo — il bonus ZES Unica può diventare uno strumento strategico di gestione delle risorse umane. In particolare, può essere integrato in una visione più ampia che punta a:
- incentivare la stabilizzazione del personale precario, attraverso la trasformazione di contratti a termine;
- valorizzare il talento locale nelle regioni del Sud, favorendo una distribuzione più equilibrata del capitale umano;
- potenziare l’attrattività dell’azienda, offrendo condizioni più favorevoli anche in fase di recruiting;
- costruire un piano di assunzioni mirato, che tenga conto anche dei vantaggi fiscali e contributivi disponibili.
Per i responsabili HR, è quindi fondamentale non limitarsi alla dimensione tecnica dell’incentivo, ma inserirlo in una strategia più ampia di workforce planning e sostenibilità del lavoro.
Dubbi frequenti e chiarimenti operativi
Molte aziende si stanno interrogando sulla compatibilità di questa misura con altri strumenti e su alcuni casi particolari. È bene chiarire alcuni aspetti:
- Contratti part-time: il bonus è applicabile anche a rapporti di lavoro part-time, ma l’importo massimo dell’agevolazione sarà proporzionalmente ridotto in base all’orario.
- Cumulabilità: l’incentivo può essere cumulato con altri bonus, come quello per l’assunzione di giovani under 36 o donne svantaggiate, a patto di rispettare le regole sugli aiuti di Stato e i massimali previsti.
- Cessazione anticipata del rapporto: se il contratto si interrompe prima dei 12 mesi previsti, l’agevolazione termina con la cessazione. Tuttavia, non sono previsti recuperi o penalità per quanto già fruito, salvo casi di irregolarità.
Il supporto di software come Fluida nella gestione quotidiana dei processi HR
Anche se l’accesso al bonus ZES richiede una procedura specifica attraverso il portale INPS, la gestione delle assunzioni e dei documenti correlati non si esaurisce lì. Le aziende devono garantire la puntuale redazione dei contratti, la tracciabilità delle comunicazioni, il rispetto delle scadenze amministrative e la corretta gestione documentale nel tempo.
In questo contesto, Fluida può diventare un alleato prezioso per i responsabili HR e i team amministrativi. La piattaforma semplifica diversi aspetti chiave:
- consente una gestione centralizzata dei documenti legati all’assunzione, sempre accessibili e organizzati per ogni dipendente;
- permette l’invio automatico di comunicazioni importanti al collaboratore, come lettere di assunzione, aggiornamenti contrattuali o informative obbligatorie;
- garantisce un maggior rispetto dell’aspetto normativo
Integrare strumenti digitali come Fluida nella propria strategia HR significa ridurre il carico burocratico, aumentare l’efficienza operativa e liberare risorse da dedicare ad attività strategiche, come il reclutamento, la formazione e la valorizzazione dei talenti.
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Bonus assunzioni ZES: un’occasione da non sottovalutare
Il bonus assunzioni ZES è molto più di una misura fiscale: è uno strumento di sviluppo che consente alle imprese di ridurre i costi, investire su risorse umane stabili e contribuire alla ripresa occupazionale di territori ad alto potenziale.
Per i team HR delle regioni del Sud Italia, può diventare una leva concreta nella costruzione di piani di assunzione più efficaci e sostenibili.
Agire per tempo, conoscere i dettagli e integrarlo nella propria strategia è il modo migliore per trasformare un incentivo in un vantaggio competitivo duraturo.